S. NICOLA DE FLÜE nacque il 21 marzo 1417 a Sachseln nell'Unterwalden da facoltosi contadini.
Educato dalla madre piissima, manifestò in ancor tenerissima età, una spiccata tendenza alla solitudine e al raccoglimento, mentre il Signore lo favoriva di doni soprannaturali. A sedici anni, durante una visione, sentì per la prima volta l'appello divino alla vita solitaria. Obbedendo alle autorità della Patria minacciata, a diciannove anni partì col padre per la guerra (1436-1450). Il singolare valore dimostrato in battaglia lo elevò al grado di luogotenente et successivamente a quello di capitano, cosa rarissima in quei tempi per un giovane della sua età. Tornato in paese, dietro consiglio del confessore, si unì in matrimonio con una eletta donzella, mentre l'alta considerazione dei conterranei lo portava nonostante energiche riluttanze, alle funzioni di Consigliere del Cantone, di Giudice del Tribunale, di Deputato alla Dieta Federale.
Aveva cinquant'anni quando, abbandonata per sempre la vita pubblica e incalzato da incessanti visioni e arcani comandi, dopo una lotta contro i più cari affetti del cuore durata due anni, col pieno consenso della sposa, lasciava il tetto nuziale. Guidato da quattro faci misteriose, prese dimora su le rive di un torrente, in uno sprofondo selvaggio chiamato "Il Ranft". Colà, guidato sempre dal suo direttore di spirito, intraprese l'astensione totale da ogni cibo corporale, con un digiuno che non doveva cessare che con la morte.
Nell'angustissima cella di legno che formava il suo unico rifugio, mentre da una parte veniva illuminato da nuove grandiose visioni, dall'altra subiva paurose incursioni del demonio. Intanto anime bisognose di guida, venivano a ritemprarsi al povero romitorio. Le stesse autorità della Confederazione, scissa da mortali rancori e sul punto di essere travolta da una nuova guerra fratricida, vennero a rimettere nelle sue mani le sorti del paese. In mezzo a spietati rigori, la sera del 21 dicembre 1481, il Santo riusci a ricondurre la pace negli animi, dettando i principi del famoso Patto di Stans. Questa particolare nota di Pacificatore, mentre lo consacrava alla storia del suo paese col titolo di Pater Patriae, lo faceva invocare con quello di Patrono della Pace.
Consunto finalmente dalle asprezze, ischeletrito dall'implacabile digiuno, all'alba del suo settantesimo anno, come era stato avvertito da tre misteriosi personaggi, spirava il 21 marzo 1487.
Elevazioni ritmiche di San Nicola de Flüe
Mio Signore e mio Dio, fa che non resti in me peso che m'impedisca salir verso di Te.
Mio Signore e mio Dio, conserva tutto in me quanto accresce nel cuore l'anelito di Te.
Mio Signore e mio Dio, togli me stesso a me: prendimi, umile cosa tutta di Te, per Te.
(versione del cav. Giovanni Morsani)
Abonnieren
Kommentare zum Post (Atom)
Keine Kommentare:
Kommentar veröffentlichen