Freitag, März 30, 2007

Andenkenbildchen an die Volksmissionen 1922 in Wil und 1923 in St. Fiden - St. Gallen


Es lohn sich, einen vertieften Blick in die Vergangenheit zu tun!

Donnerstag, März 22, 2007

San Nicola de Flüe, Pater Patriae, Patrono della Pace

S. NICOLA DE FLÜE nacque il 21 marzo 1417 a Sachseln nell'Unterwalden da facoltosi contadini.
Educato dalla madre piissima, manifestò in ancor tenerissima età, una spiccata tendenza alla solitudine e al raccoglimento, mentre il Signore lo favoriva di doni soprannaturali. A sedici anni, durante una visione, sentì per la prima volta l'appello divino alla vita solitaria. Obbedendo alle autorità della Patria minacciata, a diciannove anni partì col padre per la guerra (1436-1450). Il singolare valore dimostrato in battaglia lo elevò al grado di luogotenente et successivamente a quello di capitano, cosa rarissima in quei tempi per un giovane della sua età. Tornato in paese, dietro consiglio del confessore, si unì in matrimonio con una eletta donzella, mentre l'alta considerazione dei conterranei lo portava nonostante energiche riluttanze, alle funzioni di Consigliere del Cantone, di Giudice del Tribunale, di Deputato alla Dieta Federale.
Aveva cinquant'anni quando, abbandonata per sempre la vita pubblica e incalzato da incessanti visioni e arcani comandi, dopo una lotta contro i più cari affetti del cuore durata due anni, col pieno consenso della sposa, lasciava il tetto nuziale. Guidato da quattro faci misteriose, prese dimora su le rive di un torrente, in uno sprofondo selvaggio chiamato "Il Ranft". Colà, guidato sempre dal suo direttore di spirito, intraprese l'astensione totale da ogni cibo corporale, con un digiuno che non doveva cessare che con la morte.
Nell'angustissima cella di legno che formava il suo unico rifugio, mentre da una parte veniva illuminato da nuove grandiose visioni, dall'altra subiva paurose incursioni del demonio. Intanto anime bisognose di guida, venivano a ritemprarsi al povero romitorio. Le stesse autorità della Confederazione, scissa da mortali rancori e sul punto di essere travolta da una nuova guerra fratricida, vennero a rimettere nelle sue mani le sorti del paese. In mezzo a spietati rigori, la sera del 21 dicembre 1481, il Santo riusci a ricondurre la pace negli animi, dettando i principi del famoso Patto di Stans. Questa particolare nota di Pacificatore, mentre lo consacrava alla storia del suo paese col titolo di Pater Patriae, lo faceva invocare con quello di Patrono della Pace.
Consunto finalmente dalle asprezze, ischeletrito dall'implacabile digiuno, all'alba del suo settantesimo anno, come era stato avvertito da tre misteriosi personaggi, spirava il 21 marzo 1487.

Elevazioni ritmiche di San Nicola de Flüe

Mio Signore e mio Dio, fa che non resti in me peso che m'impedisca salir verso di Te.
Mio Signore e mio Dio, conserva tutto in me quanto accresce nel cuore l'anelito di Te.
Mio Signore e mio Dio, togli me stesso a me: prendimi, umile cosa tutta di Te, per Te.

(versione del cav. Giovanni Morsani)

Sonntag, März 11, 2007

Heilige Plazidus und Sigisbert beschützet Euer Kloster und Euer Volk


Mater Misericordiae, Benediktinerkloster Disentis



Gebet der Bruderschaft der Mutter der Barmherzigkeit, Disentis

O Mutter, voll der Gnad und Huld, erlang Verzeihung unserer Schuld! O steh' uns bei im heil'gen Streit und führ' uns einst zur Seligkeit.

Anrufungen:
O Maria, Mutter Gottes und Mutter der Barmherzigkeit, bitte für uns und für die Dahingeschiedenen! (100 Tage Ablaß einmal täglich; Leo XIII. - 15. XII. 1883.)
O Mutter der Liebe, Mutter der Schmerzen und der Barmherzigkeit, bitte für uns! (300 Tage Ablaß jedesmal; Pius X. 14. V. 1908.)
Mutter der Barmherzigkeit, bitte für uns! (100 Tage Ablaß jedesmal; Benedikt XV. - 1918.)

Ablässe der Marienkirche von Disentis
Wer nach Empfang der hl. Sakramente die Marienkirche von Disentis besucht und dort nach Meinung des hl. Vaters betet, kann die gleichen Ablässe gewinnen, wie die Pilger zum hl. Grab in Jerusalem, den Hauptkirchen von Rom und von St. Jakob zu Compostella. (Resc. Pius VII. - 29. XII. 1805.)

Imprimatur. Curiae, 13.I.1925 - + Georgius Ep. Cur. - Disertinae, 15.I.1925 + Bonifatius Abbas.

Gebet zur Mutter der Barmherzigkeit, Disentis

O Maria, Mutter der Barmherzigkeit! Durch Deine heiligen Diener Plazidus und Sigisbert, Ursizin und Adalgott hast Du Dein besonderes Wohlgefallen kund getan, in diesem Heiligtum zu wohnen, um hier die Gnaden auszuteilen, welche Dein göttlicher Sohn Deinen heiligen Händen anvertraut hat. Da Du hier immer als mächtige Schutzherrin thronest, o so wende auch jetzt gnädig Deine Augen uns zu, da wir, Deine Kinder, in all unsern Anliegen zu Dir eilen, von Liebe und Vertrauen beseelt. Wir vereinigen uns mit unsern heiligen Beschützern Plazidus und Sigisbert und flehen Dich an, o huldreiche Mutter: erlange uns durch Deine mächtige Fürbitte bei Deinem göttllichen Sohne, den Du auf Deinem Arme trägst, alle Gnaden für Leib und Seele, damit wir alle treu Gott dienen können und vor der Sünde und dem ewigen Verderben bewahrt bleiben! Hilf uns in allem Leid, hilf uns besonders im Todesstreit und führ uns zur ewigen Seligkeit, durch Jesum Christum, Deinen Sohn, unsern Herrn. Amen.

O Mutter, voll der Gnad' und Huld,
Erlang Verzeihung unsrer Schuld!
O steh uns bei im heil'gen Streit
Und führ uns einst zur Seligkeit!

Wer nach Empfang der hl. Sakramente die Muttergotteskirche des Benediktinerklosters Disentis besucht und daselbst nach der Meinung des hl. Vaters betet, kann der gleichen Ablässe teilhaftig werden, wie die Besucher des hl. Grabes zu Jerusalem, der Gnadenorte von Rom und St. Jakob von Compostell. (Pius VII, den 29. Dez. 1805.)

Freitag, März 09, 2007

Novena ad onore della Beatissima Vergine del Sasso

1° O nostra Signora del Sasso, Baluardo della fede, per la cui tutela compariste su questo colle; conservateci ad essa fedeli sino alla morte, affinché possiamo giungere alla corona della vita. Ave, Maria.
2° O nostra Signora del Sasso, Regina del Ticino, che predestinaste la nostra terra onde fosse il campo delle vostre misericordie; fate che noi vi prestiamo in ogni tempo il culto della riconoscenza e dell'amore. Ave, Maria.
3° O nostra Signora del Sasso, Specchio del Clero, che bramate il trionfo di Gesù nei suoi ministri; santificate le anime sacerdotali, affinchè compiano degnamente il ministero della salute. Ave, Maria.
4° O nostra Signora del Sasso, Rifugio dei peccatori, che esultate al ritorno della smarrita pecorella; richiamate gli erranti sulla via del bene, perché si formi un solo ovile sotto il divino Pastore Gesù. Ave, Maria.
5° O nostra Signora del Sasso, Salute degli infermi, che possedete il rimedio per tutti i mali; date la sanità o la rassegnazione a coloro che in mezzo ai dolori fanno a voi ricorso con viva fede. Ave, Maria.
6° O nostra Signora del Sasso, Consolatrice degli afflitti, che avete un cuore si pietoso al pianto dei vostri figli; lenite e santificate il loro dolore, affinchè diventi fonte di gaudio eterno. Ave, Maria.
7° O nostra Signora del Sasso, madre dei poveri e dei miseri che non abbandonate mai i tribolati; siate ad essi tutela e conforto, onde sollevino lo sguardo alle ricompense eterne. Ave, Maria.
8° O nostra Signora del Sasso, Speranza dei moribondi, che nell'ora estrema moltiplicate le cure per la salute dei vostri devoti; ottenete che la nostra morte sia il passaggio dal mondo al seno di Dio. Ave, Maria.
9° O nostra Signora del Sasso, Avvocata delle anime gementi del Purgatorio, che a voi tendono supplichevoli le mani; sciogliete le catene di quelle anime care, affinchè possano bentosto farvi corona in Paradiso. Ave, Maria.

Nostra Signora del Sasso, pregate per noi.

O Signore, che per l'intercessione di Maria Vergine, Tua Madre, vai sempre operando meraviglie per la salute di tutti i popoli, concedi a noi che ricordiamo la di Lei apparizione ed i suoi benefici, di poterne ricevere dei maggiori e infine di essere ammessi alla visione del tuo volto nei cieli. Amen.

NOSTRA SIGNORA DEL SASSO, aiutateci, proteggetici, salvateci!

Con Licenza dei Superiori.

Montag, März 05, 2007

Christus im Ölgarten

Bild: M. P. von Deschwanden

Reuegebet

Mein Gott! Es ist mir von Herzen leid und reut mich über alles, daß ich gesündigt und dich, meinen gerechten Richter, den besten Vater und liebevollsten Erlöser, das höchste und liebenswürdigste Gut, so sehr und so oft beleidgt habe. Ich hasse und verabscheue alle meine Sünden und nehme mir ernstlich vor, alle Sünden und bösen Gelegenheiten zu meiden und dich, o mein Gott, nicht mehr zu beleidigen. Gib mir die Gnade zur Erfüllung dieses meines Vorsatzes. Amen.